Il Monte Vulture, situato nella provincia di Potenza in Basilicata, presenta caratteristiche geologiche e climatiche uniche che lo rendono un territorio ideale per la produzione vinicola, in particolare del rinomato Aglianico del Vulture. Questo vino, considerato tra i migliori della tradizione vinicola italiana, deve le sue qualità inimitabili al suolo fertile e al clima favorevole della regione.
Le pendici orientali dell'ex vulcano del Vulture, situate tra i 200 e gli 800 metri di altitudine, offrono un terreno ricco di fosforo, magnesio e potassio, elementi essenziali per la viticoltura.
Questi materiali derivano dalle antiche eruzioni vulcaniche avvenute oltre 130.000 anni fa, che hanno contribuito a creare un suolo particolarmente fertile e con un eccellente drenaggio, ideale per la coltivazione delle viti. La finissima sabbia eruttiva, risultato del deposito di cenere e lapilli, crea un ambiente ostile ai parassiti dannosi, come la fillossera, permettendo la sopravvivenza di vitigni a piede franco che possono raggiungere anche i cento anni di età.
Il Monte Vulture, con i suoi 1.326 metri di altitudine, nonostante sia ormai un vulcano dormiente, continua a influenzare positivamente la viticoltura locale. Il terreno vulcanico conferisce ai vini caratteristiche organolettiche uniche, con una combinazione di salinità e acidità che li rende armonici, equilibrati e adatti all'invecchiamento. L'Aglianico del Vulture, vinificato in purezza, si distingue per il suo odore armonico che diventa più intenso e gradevole con l'età, il sapore fruttato, asciutto, caldo, sapido e minerale, e un colore rosso rubino intenso che tende a riflessi aranciati con il tempo.